Il programma desame del corso di Informatica per le scienze umane si articola in tre parti: (a) una parte istituzionale, (b) una parte monografica e (c) una parte pratica.
(a) La parte istituzionale del corso è stata dedicata alla
discussione delle nozioni fondamentali (i) dellinformatica e
(ii) dellinformatica umanistica.
Per un introduzione alle nozioni fondamentali dell informatica
si veda M. La Torre, Principi di informatica, Firenze, La Nuova Italia,
1994, oppure, in alternativa, L. Mari, G. Buonanno e D. Sciuto, Informatica e
cultura dellinformazione, Milano, McGraw-Hill, 2007.
Sono considerati i seguenti argomenti:
Problemi, algoritmi e processi di esecuzione Esecutori
automatici: automi a stati finiti La codifica
dell informazione: informazione, dati e programmi
Linguaggi di programmazione: comandi, istruzioni e programmi
Tipi, strutture e modelli di dati
Il funzionamento del calcolatore: la macchina di Turing e la macchina
di von Neumann.
Per una definizione di informatica umanistica si rimanda alla sezione
2.3 ‘Defining humanities computing methodology, in K. de
Smedt et al. (eds.), Computing in Humanities Education: A European
Perspective, Bergen, University of Bergen, 1999, pp. 25-34
Per un introduzione alle nozioni fondamentali si rimanda a
F. Tomasi, Metodologie informatiche e discipline umanistiche,
Roma, Carocci, 2008. In alternativa, si consigliano
T. Numerico e A. Vespignani, Informatica per le scienze umanistiche,
Bologna, il Mulino, 2003 e, per i problemi di analisi dei testi
letterari, G. Gigliozzi, Introduzione alluso del
computer negli studi letterari, a cura di F. Ciotti, Milano,
Bruno Mondadori, 2003, le sezioni 3.3, 3.4 e 3.5, alle pp. 94-170.
Per una descrizione analitica degli argomenti trattati durante il corso si rinvia
alla Traccia delle lezioni accessibile dalla pagina dei
materiali didattici.
(b) La parte monografica del corso è stata dedicata alle
Tecnologie del testo: dalla codifica alle rappresentazioni semantiche.
Unesauriente trattazione dei problemi riguardanti la codifica del testo
e i linguaggi di markup è contenuta in
Codifica elettronica dei testi letterari ed e-book,
«DigiSic Archivio Digitale della Letteratura Siciliana», 2004,
Per un introduzione al web semantico si veda larticolo di
Tim Berners-Lee, James Hendler, and Ora Lassila, The Semantic Web,
in «Scientific American», 284:5 (2001), pp. 34-43,
ristampato in The Future of the Web, «Scientific American»,
Special Online Issue, no. 2, April 2002, pp. 24-30.
Dello stesso Tim Berners-Lee è utile il capitolo dedicato al
web semantico nel volume Weaving the Web: The original design
and ultimate destiny of the World Wide Web by its inventor
(with Mark Fischetti),
San Francisco, HarperSanFrancisco, 1999,
trad. it. Larchitettura del nuovo Web,
Milano, Feltrinelli, 2001, cap. 13, Le macchine e il Web, pp. 155-171.
Una presentazione dello stato del web semantico cinque anni dopo il varo del
progetto ufficiale si può leggere in Nigel Shadbolt, Tim Berners-Lee,
and Wendy Hall, The Semantic Web Revisited
in «IEEE Intelligent Systems», 21:3 (2006), pp. 96-101.
Sul linguaggio RDF e il suo modello di dati si veda larticolo di
Eric Miller, An Introduction to the Resource Description Framework,
in «D-Lib Magazine», May 1998,
Per un introduzione generale al tema delle mappe topiche
si rimanda allarticolo di
Federico Meschini,
Le mappe topiche: Come imparai a non preoccuparmi e ad amare i metadati,
in «Bollettino AIB», 14:1 (2005), 59-72.
Una trattazione introduttiva alle mappe topiche nella prospettiva
del controllo bibliografico è offerta da
Paul Gabriele Weston,
Dal controllo bibliografico alle reti documentarie: Il catalogo elettronico
nella prospettiva dellinteroperabilità fra sistemi eterogenei,
in «Biblioteche oggi», 20:9 (2002), 44-56.
Per unormai classica introduzione ai concetti fondamentali
del modello delle mappe topiche si veda larticolo di
Steve Pepper,
The TAO of Topic Maps: Finding the Way in the Age of Infoglut,
in XML Europe 2000 (Paris, 12-16 June 2000), accessibile in rete
negli atti
del congresso.
Unutile presentazione delle mappe topiche con
esempi di applicazione è fornita da
Conal Tuohy, Topic Maps @ NZETC,
accessibile presso il sito del New Zealand Electronic Text Centre
(NZETC).
(c) La parte pratica consiste
nelladdestramento alluso di strumenti di lavoro collaborativi accessibili
in rete quali il wiki e il blog. Il wiki e il
blog sono accessibili rispettivamente ai seguenti indirizzi:
http://antonietta.philo.unibo.it/wiki/ ,
http://antonietta.philo.unibo.it/blog/ .
La prova pratica consiste:
(1) nella pubblicazione sul blog di una relazione su
un argomento liberamente scelto, purché attinente alla materia
del corso (si veda la voce
Il blog),
ovvero, in caso contrario, concordato col docente; e
(2) nella redazione di alcune voci del glossario wiki
riferite alla terminologia tecnica degli argomenti trattati.
La relazione pubblicata sul blog deve contenere una bibliografia
(e/o una sitografia) di riferimento.
Il contributo al glossario può consistere
nellintroduzione di nuove voci o nellintegrazione
di voci precedentemente esistenti. Per garantire il riconoscimento
dei propri contributi è necessaria la registrazione sia sul blog
che sul wiki ed occorre effettuare il login prima
dellimmissione dei propri materiali. La registrazione al wiki
è libera, mentre per la registrazione al blog occorre fare esplicita richiesta per e-mail al docente.
Per unintroduzione al concetto e alluso del wiki si vedano,
in Wikipedia, “lenciclopedia libera” in rete,
sul sito
http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale ,
il Tutorial e la voce Wiki, alle pagine
http://it.wikipedia.org/wiki/Wiki ,
http://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:Tutorial .
Per unintroduzione al blog si vedano il capitolo Weblog
di Gino Roncaglia in M. Calvo et al., Internet 2004, Bari, Laterza,
2003, accessibile on line alle pagine
http://www.laterza.it/internet/leggi/internet2004/online/07_temi_02.htm ,
http://www.merzweb.com/testi/saggi/weblog.htm ,
ed il libro di S. Maistrello, Come si fa un blog, Milano,
Tecniche Nuove, 2004, per cui si veda la pagina web
Unintroduzione pratica a entrambi i sistemi di pubblicazione in
rete è offerta dal libro di A. Mari, Web publishing con Blog e Wiki,
Milano, Apogeo, 2004. Una breve recensione al volume si può
leggere alla pagina
La prova desame sarà costituita da una prova pratica, da una prova scritta e da un breve colloquio finale. Per la prova pratica verranno valutati i materiali pubblicati sul blog e sul wiki. La prova scritta consisterà in una serie di domande a risposta aperta. Il colloquio finale per la registrazione del voto e per la stesura del verbale consisterà in una breve discussione sulla valutazione dei risultati della prova scritta e dei materiali prodotti per la prova pratica.
A tutti gli iscritti al corso e ai non frequentanti in particolare
si raccomanda l iscrizione alla lista di discussione
[infofilo2007] .
Per iscriversi è sufficiente inviare une-mail al seguente
indirizzo
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con oggetto ‘subscribe. Attraverso la lista vengono
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