Il corso è dedicato al seguente argomento: L'universo dionisiano:
cristianesimoe platonismo nell'età tardo-antica. Il corso trae
ispirazione da un recente articolo di Carlo Maria Mazzucchi che considera
la composizione del Corpus Dionysiacum come una "finzione letteraria"
opera del filosofo neoplatonico Damascio. Le intuizioni fondamentali
della concezione del mondo che domina la cultura occidentale dagli ultimi
secoli dell'impero romano all'età carolingia sono esaminate alla luce
di due testi fondamentali, il trattato sui Nomi divini dello
pseudo-Dionigi l'Areopagita e il trattato sui Primi principi di
Damascio.
Parte monografica:
La trattazione dello sviluppo del neoplatonismo ha preso l'avvio dalla
lettura dalla lettura del trattato di Plotino su Le tre ipostasi originarie
Il saggio di Carlo Maria Mazzucchi, Damascio, autore del Corpus Dionysiacum,
e il dialogo
Περὶ
πολιτικῆς
ἐπιστήμης è
pubblicato in «Aevum», 80:2 (2006), pp. 299-334.
I trattati sui Nomi divini e la Teologia mistica dello
pseudo-Dionigi l'Areopagita si leggono nella traduzione di Piero
Scazzoso in Tutte le opere, Milano, Rusconi, 1981,
rispettivamente alle pp. 243-397 e 399-414. Per una
presentazione dell'opera dello pseudo-Dionigi si vedano, di
Salvatore Lilla, Introduzione allo studio dello Ps. Dionigi l’Areopagita,
in «Augustinianum», 22 (1982), 533-757 e Per un ritratto
dello pseudo-Dionigi l’Areopagita: 4. Il pensiero teologico,
in Dionigi l’Areopagita e il platonismo cristiano,
Brescia, Morcelliana, 2005, pp. 167-177. Sulla relazione
tra la teologia dello pseudo-Dionigi e i commenti neoplatonici
al Parmenide di Platone, si rimanda a E. Corsini, Il trattato
De divinis nominibus dello Pseudo-Dionigi e i commenti neoplatonici al
Parmenide, Torino, Giappichelli, 1962, in particolare le pp. 77-81.
Per un'introduzione alla vita e alle opere di Damascio si veda la voce
Damascius di Philippe Hoffmann, in Dictionnaire des philosophes
antiques, Paris, CNRS Éditions, 1994, II, pp. 541-593.
Alcuni passi significativi del Trattato sui primi principi si possono
leggere nella traduzione di Marie-Claire Galpérine in Damascius,
Des premiers principes: Apories et résolutions, Lagrasse,
Verdier, 1987, alle pp. 149-171, 308, 491-493, 584-585, 594 e 629.
Per le influenze dello pseudo-Dionigi sul pensiero medievale si
vedano, in particolare, le pagine dedicate da Paul Vignaux a Giovanni
Scoto Eriugena e Meister Eckhart, in La filosofia nel medioevo,
Bari, Laterza, 1990, pp. 4-8 e 133-139.
Relazioni:
Durante il corso sono state discusse alcune relazioni sui seguenti
saggi, di almeno uno dei quali è richiesta la lettura per la
prova d'esame:
Parte istituzionale:
Per un'introduzione alla discussione storiografica si vedano, di
Paul Vignaux, Sul posto del Medioevo nella storia della filosofia,
in De saint Anselme à Luther, Paris, Vrin, 1976, pp. 53-54,
e di John Marenbon, Introduction, in Id. (ed.), Medieval Philosophy,
London, Routledge, 1998 (Routledge History of Philosophy, vol. III), pp. 1-10.
La prova d'esame prevede, per chi non ha seguito precedentemente
nessun corso di Storia della filosofia medievale, la lettura di un profilo
introduttivo allo sviluppo del pensiero medievale; tra gli altri, si
consigliano di Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, in collaborazione
con Gianluca Briguglia, Profilo del pensiero medievale, Roma, Laterza,
2002 e di Alessandro Ghisalberti, Filosofia medievale: da Sant'Agostino
a San Tommaso, Firenze, Giunti, 2006. Per tutti, indistintamente,
è richiesta, oltre alla lettura delle pagine dedicate ad un autore
medievale da Paul Vignaux, in La filosofia nel medioevo,
Bari, Laterza, 1990, il confronto con la trattazione dello stesso
autore in uno dei seguenti manuali, Étienne Gilson, La filosofia
nel Medioevo: Dalle origini patristiche alla fine del 14. secolo,
Firenze, Sansoni, 2004 e P. Rossi e C. A. Viano (a cura di), Storia della
filosofia: 2. Il Medioevo, Roma-Bari, Laterza, 1994, al fine di mettere
in luce, attraverso il confronto, la scelta degli aspetti presi direttamente
in considerazione da Vignauxe e la sua prospettiva interpretativa.