28019 (LM) - STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE (1)

Prof. Dino Buzzetti

Laurea magistrale (LM)
Anno accademico 2009-10



Programma d’esame

Il corso è stato dedicato al seguente argomento: Teorie dell'intenzionalità e dell'oggetto intenzionale dalla tarda antichità al Medioevo.  Sono stati presentati e discussi diversi saggi dedicati a questo tema e si è fatto riferimento ad alcuni testi rilevanti di autori medievali.  Sono state inoltre prese in considerazione alcune discussioni recenti sull'intenzionalità e si è cercato di metterle a confronto con le dottrine medievali.

Bibliografia

Parte monografica:

Il tema dell'intenzionalità e dell'oggetto intenzionale negli autori tardo-antichi e medievali presi in considerazione è stato trattato attraverso la lettura e il commento di diversi saggi dedicati all'argomento, tratti principalmente dalle seguenti raccolte:

(1) Dominik Perler (ed.), Ancient and Medieval Theories of Intentionality, Leiden, Brill, 2001:

- D. O'Meara, Intentional Objects in Later Neoplatonism in Perler (ed.), Ancient and Medieval Theories of Intentionality, cit., pp. 115-125;
- D. Perler, What Are Intentional Objects? A Controversy among Early Scotists in Perler (ed.), Ancient and Medieval Theories of Intentionality, cit., pp. 203-226;
- J. Biard, Intention et présence: La notion de presentialitas au XIVe siècle in Perler (ed.), Ancient and Medieval Theories of Intentionality, cit., pp. 265-282;
- E. Karger, Adam Wodeham on the Intentionality of Cognitions in Perler (ed.), Ancient and Medieval Theories of Intentionality, cit., pp. 283-300.

(2) Henrik Lagerlund (ed.), Representation and Objects of Thought in Medieval Philosophy, Aldershot, Ashgate, 2007. :

- M. Tweedale, Representation in Scolastic Epistemology, in Lagerlund (ed.), Representation and Objects of Thought, cit., pp. 63-79;
- R. Pasnau, Abstract Truth in Thomas Aquinas, in Lagerlund (ed.), Representation and Objects of Thought, cit., pp. 33-61.

(3) Sono stati inoltre presi in considerazione i seguenti saggi:

- D. Perler, Le problème de l'intentionnalité au XIIIe siècle: Cadre historique et systématique in Perler (ed.), Théories de l'intentionnalité au Moyen Âge, Paris, Vrin, 2003, pp. 7-41;
- R. Fedriga, Per una geneaologia dell'intenzionalità: Pietro Aureolo, in Le migliori intenzioni: Una ricerca di storia delle idee, Milano, CUEM, 2002;
- M. M. Adams, Ockham's Nominalism and Unreal Entities, in «The Philosophical Review», 86:2 (1977), 144-176;
- G. Priest and S. Read, Intentionality: Meinongianism and the Medievals, in «Australasian Journal of Philosophy», 82:3 (2004), 421-442.

(4) Per le discussioni più recenti, si è fatto riferimento al volume di A. Voltolini e C. Calabi, I problemi dell'intenzionalità, con particolare riguardo al

- cap. III, La struttura dell'intenzionalità, pp. 57-163.

(5) Per le opere di autori medievali si è fatto riferimento all'antologia curata da Robert Pasnau, The Cambridge Translations of Medieval Philosophical Texts, vol. 3, Mind and Knowledge, Cambridge, Cambridge University Press, 2002, di cui sono stati considerati i seguenti testi:

- William of Alnwick, Quaestiones disputatae de esse intelligibili, ed. A. Ledoux, Quaracchi, Collegium S. Bonaventurae, 1937 (Bibliotheca Franciscana Scholastica, 10), Q1, pp. 1-29, ivi alle pp. 152-77;
- Peter Aureol, Scriptum super primum Sententiarum, ed. E. M. Buytaert, St. Bonaventure, NY, Franciscan Institute, 1952 Vol. I, pp. 177-217, ivi alle pp. 178-218;
- William of Ockham, Ordinatio I.27.3, in Opera Theologica, ed. G. Etzkorn and F. Kelley, St. Bonaventure, NY, Franciscan Institute, 1979 vol.4, pp. 228-64, ivi alle pp. 219-24;
- Adam Wodeham, Lectura secunda in librum primum Sententiarum, ed. R. Wood, St. Bonaventure, NY: Franciscan Institute Press, 1990, vol. I, pp. 180-208, ivi alle pp. 318-51.


      La prova d'esame prevede la lettura del saggio di M. Tweedale, Representation in Scolastic Epistemology, cit., e di altri quattro saggi a scelta tra quelli elencati in bibliografia, ivi compreso il cap. III del volume di Voltolini e Calabi, I problemi dell'intenzionalità, cit.  È richiesta inoltre la lettura di almeno un testo tra quelli tratti dall'antologia di R. Pasnau, Mind and Knowledge, cit., e sopra indicati.

Parte istituzionale:

Per un'introduzione alla discussione storiografica si vedano, di Paul Vignaux, Sul posto del Medioevo nella storia della filosofia, in De saint Anselme à Luther, Paris, Vrin, 1976, pp. 53-54, e di John Marenbon, Introduction, in Id. (ed.), Medieval Philosophy, London, Routledge, 1998 (Routledge History of Philosophy, vol. III), pp. 1-10.

      La prova d'esame prevede, per chi non ha seguito precedentemente nessun corso di Storia della filosofia medievale, la lettura di un profilo introduttivo allo sviluppo del pensiero medievale; tra gli altri, si consigliano di Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, in collaborazione con Gianluca Briguglia, Profilo del pensiero medievale, Roma, Laterza, 2002 e di Alessandro Ghisalberti, Filosofia medievale: da Sant'Agostino a San Tommaso, Firenze, Giunti, 2006.  Per tutti, indistintamente, è richiesta, oltre alla lettura delle pagine dedicate ad un autore medievale da Paul Vignaux, in La filosofia nel medioevo, Bari, Laterza, 1990, il confronto con la trattazione dello stesso autore in uno dei seguenti manuali, Étienne Gilson, La filosofia nel Medioevo: Dalle origini patristiche alla fine del 14. secolo, Firenze, Sansoni, 2004 e P. Rossi e C. A. Viano (a cura di), Storia della filosofia: 2. Il Medioevo, Roma-Bari, Laterza, 1994, al fine di mettere in luce, attraverso il confronto, la scelta degli aspetti presi direttamente in considerazione da Vignauxe e la sua prospettiva interpretativa.


Ai materiali di studio disponibili in rete si accede direttamente attraverso la pagina web
http://web.dfc.unibo.it/buzzetti/SFMcorso2009-10lm/SFMmateriali2009-10lm.html.
Altri materiali didattici di cui si è fatto uso durante il corso sono disponibili alla pagina
      http://web.dfc.unibo.it/buzzetti/SFMcorso2009-10lm/mdidattici/SFMmdidattici2009-10lm.html.





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