VERSUS n. 109-110-111 (gennaio-dicembre 2009)
Il senso dei luoghi. Riflessioni e analisi semiotiche
a cura di Andrea Tramontana
Isbn: NA Issn: 0393-8255
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Sebbene l’analisi della spazialità da tempo faccia parte degli interessi semiotici (si veda a questo proposito ad esempio il numero 73/74 di Versus), negli ultimi anni le ricerche si sono particolarmente focalizzate sul nesso che unisce luoghi, pratiche ed esperienza sensibile, nella convinzione che le attività che si collocano in un luogo più o meno circoscritto (come la città, i luoghi di consumo o i siti culturali) contribuiscono alla costruzione del senso di quel luogo. Il presente volume si colloca nel quadro di questa riflessione sugli usi e sulle trasformazioni dello spazio (urbano e non), partendo dal presupposto che teoria e metodi semiotici possano contribuire all’analisi di una città, uno spazio architettonico o un paesaggio in modo produttivo. I saggi presenti nel volume dedicano particolare attenzione ai modi attraverso i quali lo spazio tende a produrre un certo tipo di comportamenti e agli usi sociali che modificano o investono di valore determinati luoghi.
Introduzione
pp. 3-10
Dieci tesi per uno studio semiotico della città. Appunti, osservazioni, proposte
pp. 11-46
Pertinenza semiotica e tipologia delle pratiche urbane
di Ugo Volli
pp. 47-56
Architetture sensibili. Il Museo Ebraico e il Monumento alle Vittime dell’Olocausto a Berlino
pp. 57-82
Architetture della memoria. Il Memorial Hall di Nanjing
pp. 83-122
Le rovine di Belgrado: le impronte della storia tra strategie di monumentalizzazione e ossessioni della memoria collettiva
pp. 123-156
Cultural Landscape as Social Semiotic System. Negotiations of Post-Socialism, Cities, Signs and Meanings
pp. 157-184
Spazi e bricolages esperienziali. La chiesa di Gesù Redentore a Modena
pp. 185-206
La foce della laguna: pratiche e interpretazione dell’incertezza spaziale
pp. 207-252
Dal Santo Sepolcro agli Atlanti di città: una galleria di ritratti urbani
pp. 233-252
"La mappa non è la realtà": contributo per una geopoetica della periferia
pp. 252-270