VERSUS n. 112-113 (gennaio-dicembre 2011)

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The External Mind. Perspectives on Semiosis, Distribution and Situation in Cognition

a cura di Riccardo Fusaroli, Tommaso Granelli, Claudio Paolucci

Isbn: NA Issn: 0393-8255

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Una recente svolta interna sia alle scienze sociali che a quelle cognitive si concentra sul ruolo dell’azione e delle reti di interazioni, attribuendo alle pratiche un ruolo centrale all’interno dei processi cognitivi. Là dove all’inizio i processi pragmatici erano considerati come una variabile imbarazzante che doveva essere gestita localmente, ora questi stessi processi diventano una condizione necessaria costitutiva della descrizione dei processi cognitivi. In questo modo la cognizione, ben lungi dall’essere considerata come localizzata (per esempio nella mente e nel corpo), sembra ora essere pensata come distribuita e situata in una serie di pratiche e pare emergere come un processo mediato che coinvolge una pluralità di istanze che incrociano e ridefiniscono le barriere biologiche dell’individuo. Mente estesa, cognizione distribuita, azione e cognizione situata, actor-network theory sono differenti approcci che prendono in carico sia il ruolo cruciale della mediazione tra attori umani e non-umani (compresi gli artefatti, i soggetti collettivi, i sistemi semiotici etc.), sia quello della dimensione intersoggettiva e interattiva, sia quello del fortissimo ruolo cognitivo e operativo svolto dalla produzione dei segni e delle rappresentazioni. L’obiettivo del numero non è quello di un’unificazione forzosa di questa eterogeneità multi-disciplinare, ma piuttosto quello di cercare uno sforzo congiunto che, attraverso le differenze esistenti, possa mettere in evidenza i) la polifonia di una mente irriducibile a processi che si verificano esclusivamente sotto la pelle dell’individuo; ii) la molteplicità delle traiettorie semantiche costitutive dell’azione; iii) la delocalizzazione della cognizione all’interno di reti in cui l’individuo è soltanto un nodo e non l’esclusivo centro di riferimento. Attraverso i saggi di Michael Wheeler, Massimiliano Cappuccio, Shaun Gallagher, Claudio Paolucci, Riccardo Fusaroli, Tommaso Granelli, Charles Goodwin, David Kirsh, Ivan Rosero, Robert Lecusay and Michael Cole, questo numero di Versus prova a delineare queste svolte, nel tentativo di portare in primo piano il ruolo della semiotica, sia come disciplina che come campo di problemi. All’interno delle differenti direzioni di ricerca delineate nel numero, è allora possibile vedere i semi di una concezione strutturale della cognizione, capace di tenere insieme in modo critico le prospettive funzionaliste ed enattiviste.

The External Mind: an Introduction

di Riccardo Fusaroli, Claudio Paolucci

pp. 3-31

The sign of the Hand: Symbolic Practices and the Extended Mind

di Massimiliano Cappuccio, Michael Wheeler

pp. 33-55

The Overextended Mind

di Shaun Gallagher

pp. 57-68

The "External Mind": Semiotics, Pragmatism, Extended Mind and Distributed Cognition

di Claudio Paolucci

pp. 69-96

The Social Horizon of Embodied Language and Material Symbols

di Riccardo Fusaroli

pp. 97-123

Semiotics and Theories of Situated/Distributed Action and Cognition: a Dialogue and Many Intersections

di Tommaso Granelli

pp. 125-167

Building Action in Public Environments with Diverse Semiotic Resources

di Charles Goodwin

pp. 169-182

How Marking in Dance Constitutes Thinking with the Body

di David Kirsh

pp. 183-214

Ambiguous Coordination: Collaboration in Informal Science Education Research

di Ivan Rosero, Robert Lecusay, Michael Cole

pp. 215-240

Lorenzo Magnani, Abductive Cognition

di Riccardo Fusaroli

pp. 241-242

Recensione a The Information content of Visual Process

di Claudio Paolucci

pp. 242-245